TheNewyorker at the Fancy Food Show 2025: interview with ITA Los Angeles Director Giosafat Riganò

We are at our location, inside the Italy Pavilion, at the Fancy Food Show 2025 in Las Vegas, where we met Giosafat Riganò, the director of the Italian Trade Agency in Los Angeles. In this interview, Riganò told us about the strategic initiatives the agency is undertaking to promote food and made in Italy in the U.S. market, highlighting the importance of digitization and e-commerce to support small and medium-sized Italian companies. We will also learn how the Italian Trade Agency collaborates with the Specialty Food Association and Universal Marketing, making this event a unique opportunity to connect with brands, institutions and industry players.

Many thanks to the Italian Trade Agency, the Specialty Food Association and Universal Marketing for hosting us at this prestigious event.

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Quali sono le prossime tappe per l’Italia come Country Partner nel 2025?

«Lo saremo per tutto il 2025, non solo qui alla Winter Fancy Food di Las Vegas, ma anche per la Summer Edition al Javits Center di New York tra fine giugno e inizio luglio. Inoltre, non dimentichiamo le iniziative a Los Angeles e nel campo tecnologico, sempre di competenza dell’Italian Trade Agency.»

Come l’Italian Trade Agency utilizza le nuove tecnologie digitali e l’e-commerce per supportare le imprese italiane negli Stati Uniti?

«Questa è una domanda strategica. Di recente, dal 7 al 10 gennaio, abbiamo partecipato al CES (Consumer Electronics Show) qui a Las Vegas, portando 60 aziende, per lo più startup italiane, con l’obiettivo di sostenere il loro sviluppo e il loro scale-up in un mercato complesso come quello americano.»

Qual è la percezione degli americani verso le imprese italiane, soprattutto quelle più piccole?

«Vi porto un esempio: il 15 gennaio ero a San Francisco per il JP Morgan Health Care Conference. Durante l’evento, abbiamo organizzato “Italy on the Move” presso Innovit, l’hub dell’innovazione italiana di San Francisco, con oltre 200 invitati, tra cui molti investitori americani. È stato un successo, segno che c’è grande interesse per le nostre aziende, grandi e piccole.»

Quali iniziative sta intraprendendo l’ICE per supportare il settore agroalimentare italiano?

«Il mercato statunitense è strategico per noi. Siamo il terzo principale fornitore degli USA dopo Messico e Canada, e i primi per prodotti come pasta, formaggi, aceto balsamico e acque minerali. Portiamo operatori americani in Italia per far conoscere i nostri territori e prodotti, favorendo l’ingresso di nuovi fornitori italiani sul mercato americano.»

Ci sono opportunità anche per i piccoli e micro brand italiani?

«Assolutamente sì. Il mercato offre spazio non solo a grandi e medie imprese, ma anche alle piccole realtà, che l’ICE accompagna nel loro percorso di internazionalizzazione.»

Qual è la sua visione sulla collaborazione tra ICE e la Specialty Food Association?

«È una collaborazione strategica. Il nostro ruolo di Country Partner testimonia il rapporto decennale con la Specialty Food Association. Lavoriamo in armonia, e questo si traduce in grandi risultati per il sistema Italia. Mi auguro che questa partnership continui a lungo e dia ulteriori benefici al nostro tessuto produttivo.»

Ci rivedremo alla Summer Edition di New York?

«Certamente! Tra fine giugno e inizio luglio ci vedremo al Javits Center di New York.»

Un sentito ringraziamento all’Italian Trade Agency, alla Specialty Food Association e a Universal Marketing per averci ospitato in questo prestigioso evento.

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